GIALLO DI ARCE – OMICIDIO SERENA MOLLICONE UDIENZA DEL 21 MAGGIO 2021 – PROCESSO CONTRO FRANCO MOTTOLA + 4

GIALLO DI ARCE – OMICIDIO SERENA MOLLICONE UDIENZA DEL 21 MAGGIO 2021 – PROCESSO CONTRO FRANCO MOTTOLA + 4

LA TESTIMONIANZA DEL M.LLO GABRIELE TERSIGNI
È stato ascoltato il m.llo Gabriele Tersigni, all'epoca del rinvenimento del corpo di Serena Mollicone in Fontecupa (3 giugno 2001) comandante della Stazione CC di Fontana Liri. Nel 2001 produsse solo due atti investigativi: il sequestro dell'area interessata al rinvenimento del cadavere (3 giugno); il disboscamento dei cespugli nel luogo del rinvenimento e il repertamento di una matassina di filo rosso per uso ferraiolo, un rotolo di nastro adesivo bianco, un cilindro in cartoncino, un paio di forbici, una cinghia da borsa femminile. Nell'udienza si è invece dilungato a sproposito e si è speso con molto autocompiacimento a raccontare che sin dall'inizio non era soddisfatto delle scelte investigative del m.llo Franco Mottola (dimenticando che le indagini erano dirette dal procuratore capo Izzo e dai sost. procuratori Morra e Arcuri, dagli ufficiali dei CC Trombetti e Buttarelli), che lui avrebbe scelto altre piste di “movente + contesto + intento primario”, per poi aggiungere le sue inedite valutazioni (postume (molto postume) non richieste) relative la scena del rinvenimento del cadavere, il profilo criminale-esecutivo dell'assassino ed altro.
Ci si chiede (A) come mai il solerte m.llo Tersigni non abbia comunicato nel 2001 tramite lettera ai suoi diretti superiori e/o alla Procura le critiche che ha invece dispensato in udienza tanto da dirsi “indignato per il comportamento 'non investigativo' del m.llo Mottola” (sic!!!), (B) dove abbia appreso tutte le  nozioni di analisi  della scena del crimine e del modus operandi che ha dispensato come se stesse tenendo una lezione magistrale dicendo che erano sue già dal 2001, nozioni che ritroviamo nella Relazione tecnica presentata nel 2004 al processo contro Carmine Belli proprio dai noi Consulenti della difesa di Belli (Carmelo Lavorino, Enrico Delli Compagni, Dante Davalli ed altri)). Qual è la prova che il m.llo Tersigni abbia realmente pensato nel 2001 quello che elargito come “scienza investigativa” nel 2021 visto che non esistono agli atti sue “note investigative dell'epoca”? A nostro avviso il m.llo Tersigni doveva essere tacitao nell'immediatezza! 
Ulteriore originale aspetto: il m.llo Tersigni ha dichiarato che sin dall'inizio sospettò che il luogo del rinvenimento del corpo di Serena Mollicone (Fontecupa) non fosse il luogo del delitto, ebbene, (1) il m.llo dimentica che Carmine Belli venne processato con l'accusa di avere ucciso Serena proprio a Fontecupa (come mai non vi sono sue “note investigative” che illuminavano gli Inquirenti in tal senso? Come mai non contattò noi della difesa di Belli?); (2) il m.llo dimentica che fummo proprio noi Consulenti della Difesa di Carmine Belli a dimostrare nel 2004 con la nostra relazione tecnica che il luogo del delitto non era Fontecupa, ma altrove, e tanto venne accettato dalla sentenza di assoluzione di Belli.
Due considerazioni finali: 1) ci  sembra che noi (all'epoca) della Difesa di Carmine Belli e oggi consulenti della Difesa dei Mottola siamo e siamo stati un po' troppo scopiazzati... e questo non sta bene sia professionalmente che eticamente; 2) in questo processo dove gli accusatori danno la caccia indiscriminata  al m.llo Franco Mottola e tentano di “cucirgli il vestitino addosso”, si rischia che arriveranno testimoni che ritroveranno tardivamente la memoria, che ricorderanno eventi contro gli imputati che però non fecero presenti alla Procura di Cassino in tempo debito (2001), che racconteranno loro odierne valutazioni e considerazioni spacciandole come quelle di venti anni fa...per fare vedere quanto “sono bravi” e per “attaccare il somaro dove vuole il padrone”.
Ci auguriamo che chi rispetta e deve fare rispettare la Legge e/o informa l'opinione pubblica  impedisca e/o denunci qualunque stortura, tentativo di forzatura e prepotenza.

LA TESTIMONIANZA DEL M.LLO FRANCESCO GAUDIO
All'esito del controesame del m.llo Gaudio condotto dalla Difesa di Francesco Suprano è emersa la seguente circostanza che dà molto da riflettere: il m.llo Gaudio ha sostenuto che all'epoca dei fatti non conosceva il m.llo Tersigni ed ha dichiarato di averlo conosciuto soltanto qualche giorno fa. Al che la Difesa dei Mottola ha chiesto al m.llo Gaudio in quale occasione avesse conosciuto l'ex collega Tersigni: silenzio assoluto! Il pubblico ministero non ha potuto evitare di intervenire e di ammettere di aver convocato i testimoni presso il suo ufficio in Procura per un "aiuto alla memoria". Le Difese tutte hanno evidenziato la violazione di ogni regola deontologica e la inopportunità/scorrettezza del comportamento del pubblico ministero medesimo. 
Ci auguriamo ancora una volta che chi rispetta e deve fare rispettare la Legge e/o informa l'opinione pubblica  impedisca e/o denunci qualunque stortura, tentativo di forzatura e prepotenza.

IL FILMATO DEL RINVENIMENTO DEL CORPO DI SERENA
Durante l'esame del m.llo Tersigni è stato proiettato il video del rinvenimento del corpo di Serena Mollicone, del sopralluogo immediato e dell'ispezione cadaverica esterna. Immagini che sono note all'opinione pubblica sia perché proiettate nel processo contro Belli, sia perché pubblicate su giornali, libri e in programmi televisivi, da programmi di intrattenimento e/o di approfondimento a telegiornali. Ebbene, l'avv. Dario De Santis, legale della famiglia Mollicone, ha chiesto che tali immagini non vengano mai pubblicate esternamente. Domanda: ma se queste immagini sono pubblicate da 19 anni, è logico e opportuno chiedere solo oggi che non vengano pubblicate? Quindi si possono pubblicare le immagini acquisite sino al 20 maggio 2021, però, quelle acquisite dal 21 maggio (che sono le stesse e/o simili di quelle acquisite prima) non si possono pubblicare... !

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